l’equilibrio degli opposti
forgiare, sapere, conoscere
plasmare, creare, modellare
l’emozione dalla materia
in divenire
elevare la sostanza
esperienze ed espressioni
dialoghi e momenti
atmosfere
l’equilibrio degli opposti
forgiare, sapere, conoscere
plasmare, creare, modellare
l’emozione dalla materia
in divenire
la prima collezione di Materica
elevare la sostanza
esperienze ed espressioni
dialoghi e momenti
atmosfere
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esperienze ed espressioni
// MAGAZINE
Le potenzialità della metallizzazione sono pressoché infinite: basti pensare che parliamo di una tecnica in grado di lavorare superfici che si pensavano impossibili da metallizzare. Non a caso, Materica ci ha scommesso fin dal principio e per questo la studia giorno dopo giorno con l’obiettivo di alzare costantemente l’asticella. Perché la metallizzazione è una continua sorpresa, perché la si può applicare a superfici impensabili, che grazie a essa si trasformano e ottengono una nuova vita, una nuova essenza.
Prima di parlare di superfici, guardiamo in cosa consiste la metallizzazione. Nasce circa 40 anni fa come trattamento anticorrosivo, ma poi Materica ha rivoluzionato questa tecnica, applicandola nel mondo dell’architettura e del design, nell’arte e nella moda, esaltando la tridimensionalitaà del supporto su cui viene applicata. In base alle caratteristiche e alla geometria dell’oggetto, la metallizzazione è in grado di rielaborare la superficie creando qualcosa di speciale, unico e diverso.
La tecnica: Viene eseguita manualmente da un operatore che, con una pistola ad arco elettrico, fonde e proietta microparticelle di filo metallico (rame, bronzo, ottone, alpacca, zinco) sul supporto preventivamente preparato per accogliere il metallo. Alla fase di applicazione segue una parte molto onerosa e difficile, quella della lucidatura, anch’essa eseguita manualmente. Il metallo può essere poi ossidato per ottenere luce, colore e riflessi differenti.
Metallizzazione su metallo
La metallizzazione rende metallico quello che metallico non è, ed è in grado di esaltare anche il freddo acciaio, donandogli un rivestimento pregiato e regale. Rimane acciaio, ma con un nuovo rivestimento pregiato in ottone brunito. Un esempio è la scala che Materica ha lavorato e che ora domina un palazzo settecentesco nel cuore di Siena.
Metallizzazione su legno
Il legno può essere caldo ma anche possente, è una superficie che offre grandi opportunità. Opportunità che la metallizzazione sa cogliere e sottolineare, seguendone le linee, le forme e le imperfezioni: il legno si trasforma e diventa un materiale prezioso, come nella Collezione Totem di Joris Poggioli.
Metallizzazione su tessuto
Sì, avete letto bene: pure il tessuto si sposa con la metallizzazione e il risultato è un qualcosa che è destinato a sconvolgere il mondo della moda e del design. La tecnica di Materica è infatti in grado di lavorare stoffe e tessuti, rivestendoli di maestosità. Il Kimono di Tiziano Guardini ne è un esempio lampante.
Metallizzazione su polistirolo resinato
Nel polistirolo c’è l’essenza della frase “rendere metallico ciò che metallico non è”. Perché la metallizzazione quando incontro questa superficie è capace di trasformarla completamente, ingannando la mente e la percezione di chi la guarda. E’ metallo vero (bronzo) ma su un anima in nylon stampato in digitale Lo direste, per esempio, guardando l’eccezionale replica del pugile a riposo?
La metallizzazione si conferma dunque una tecnica straordinaria, che spinge i settori di design, arte e architettura a sfruttarla e ad osare. È qui che entra in gioco Materica, che con la metallizzazione vuole continuare a sbalordire, esaltando quelle superfici che si pensava impossibili da trasformare prima che arrivasse la metallizzazione.
esperienze ed espressioni
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Le potenzialità della metallizzazione sono pressoché infinite: basti pensare che parliamo di una tecnica in grado di lavorare superfici che si pensavano impossibili da metallizzare. Non a caso, Materica ci ha scommesso fin dal principio e per questo la studia giorno dopo giorno con l’obiettivo di alzare costantemente l’asticella. Perché la metallizzazione è una continua sorpresa, perché la si può applicare a superfici impensabili, che grazie a essa si trasformano e ottengono una nuova vita, una nuova essenza.
Prima di parlare di superfici, guardiamo in cosa consiste la metallizzazione. Nasce circa 40 anni fa come trattamento anticorrosivo, ma poi Materica ha rivoluzionato questa tecnica, applicandola nel mondo dell’architettura e del design, nell’arte e nella moda, esaltando la tridimensionalitaà del supporto su cui viene applicata. In base alle caratteristiche e alla geometria dell’oggetto, la metallizzazione è in grado di rielaborare la superficie creando qualcosa di speciale, unico e diverso.
La tecnica: Viene eseguita manualmente da un operatore che, con una pistola ad arco elettrico, fonde e proietta microparticelle di filo metallico (rame, bronzo, ottone, alpacca, zinco) sul supporto preventivamente preparato per accogliere il metallo. Alla fase di applicazione segue una parte molto onerosa e difficile, quella della lucidatura, anch’essa eseguita manualmente. Il metallo può essere poi ossidato per ottenere luce, colore e riflessi differenti.
Metallizzazione su metallo
La metallizzazione rende metallico quello che metallico non è, ed è in grado di esaltare anche il freddo acciaio, donandogli un rivestimento pregiato e regale. Rimane acciaio, ma con un nuovo rivestimento pregiato in ottone brunito. Un esempio è la scala che Materica ha lavorato e che ora domina un palazzo settecentesco nel cuore di Siena.
Metallizzazione su legno
Il legno può essere caldo ma anche possente, è una superficie che offre grandi opportunità. Opportunità che la metallizzazione sa cogliere e sottolineare, seguendone le linee, le forme e le imperfezioni: il legno si trasforma e diventa un materiale prezioso, come nella Collezione Totem di Joris Poggioli.
Metallizzazione su tessuto
Sì, avete letto bene: pure il tessuto si sposa con la metallizzazione e il risultato è un qualcosa che è destinato a sconvolgere il mondo della moda e del design. La tecnica di Materica è infatti in grado di lavorare stoffe e tessuti, rivestendoli di maestosità. Il Kimono di Tiziano Guardini ne è un esempio lampante.
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Nel polistirolo c’è l’essenza della frase “rendere metallico ciò che metallico non è”. Perché la metallizzazione quando incontro questa superficie è capace di trasformarla completamente, ingannando la mente e la percezione di chi la guarda. E’ metallo vero (bronzo) ma su un anima in nylon stampato in digitale Lo direste, per esempio, guardando l’eccezionale replica del pugile a riposo?
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Via Guido Rossa,12 Scorzè, 30037, Venezia
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email: info@materica.eu
P.IVA 03812510273
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